Contro la mosca dell’olivo si può utilizzare il caolino: un prodotto di origine naturale che ha un impatto ambientale quasi nullo.
Cari amici agricoltori, negli ultimi anni l’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale è aumentato notevolmente. E per quanto riguarda la lotta alla mosca dell’olivo abbiamo a disposizione prodotti molto interessanti.
Uno di questi è il caolino.
Irrorato sulla vegetazione forma un sottile strato bianco lattiginoso di particelle minerali che offre una protezione dal surriscaldamento e dalle bruciature causate dal sole.
I benefici di questo metodo sono numerosi in quanto una giusta dosatura:
- riflette la luce solare offrendo un livello di protezione molto alto,
- riduce la radiazione ultravioletta e infrarossa (diminuendo le scottature anche del 70%)
- migliora la qualità della radiazione necessaria alla fotosintesi,
- abbassa la temperatura della pianta dato che la patina bianca incrementa la riflessione della radiazione solare,
- non interferisce con gli scambi gassosi
- protegge e rinforza la cuticola fogliare,
- riduce il periodo di bagnatura e l’evapotraspirazione della superficie vegetale,
- non crea problemi durante la raccolta in quanto non necessita di tempi di carenza e un semplice lavaggio con acqua elimina il prodotto dai frutti
- forma una sottile pellicola protettiva che crea una sorta di barriera per alcuni parassiti come la mosca della frutta
Soprattutto è dimostrata la sua attività di contrasto alla mosca dell’olivo (Bactrocera Oleae) i cui chemiorecettori percepiscono una sostanza estranea e quindi evitano all’insetto di far deporre le uova in un ambiente percepito come sfavorevole.
Ricordate una cosa: perché il caolino sia efficiente contro la mosca dell’olivo e altri parassiti bisogna fare attenzione alla preparazione del prodotto e alla sua distribuzione.
Il prodotto deve essere altamente micronizzato (particelle intorno ai 2 μm) al fine di evitare abrasioni e poi miscelato con dosaggi pari a 3 – 5 Kg per 100 litri di acqua e irrorato con nebulizzatore o atomizzatore: la quantità da erogare dipende sostanzialmente dalla densità fogliare per ettaro.
Può essere irrorato con fitofarmaci (che devono essere aggiunti dopo aver disciolto il Caolino in acqua), ma è bene non utilizzarlo con prodotti rameici in quanto potrebbero ridurre l’effetto schermante.
La distribuzione dovrà essere uniforme sulle piante piuttosto in quanto è essenziale creare una sorta di “pellicola” ben distribuita e senza vuoti. L’irrorazione deve essere fatta in giornate di irraggiamento oppure dopo le potature estive. Quando la colorazione biancastra si affievolisce potete ripetere il trattamento.
Attenzione al meteo!
Le precipitazioni possono comportare un discioglimento del prodotto. Il Caolino deve essere distribuito prima della deposizione delle uova e il trattamento va normalmente ripetuto mensilmente fino alla raccolta delle olive.